Ricordi semiseri di un warcraftiano (quasi) DOCG

Dopo 8 anni di vita warcraftiana la nostalgia è un compagno con cui si convive e che ci accompagna in ogni nostra spedizione in quel di Azeroth. Con questo pezzo vorrei condividere con voi alcuni miei ricordi, risalenti all’epoca della Burning Crusade (a cui sono affezionato perché è stata la prima espansione che ho vissuto su WoW, poco dopo la mia entrata ufficiale su Azeroth). Ecco i miei 4.

1) Kharazan: shade in gita sociale. 

Mentre un impavido gruppo di giocatori stava per affrontare i primi pull di shade dopo la stanza circolare, uno dei raider avvistò in lontananza, sulle rampe della torre, un gruppo di shade (almeno una ventina) in corsa verso il party!!! La prima della fila aveva anche la bandierina col nome del gruppo (KARA INPS). Lo stupore fu tale che nessuno mosse un dito né proferì verbo… dopo qualche secondo le venti shade assaltarono il gruppo piastrellandolo in pochi secondi. Probabilmente un bug… ma qualcuno sospettò una petizione degli inquilini di Karazhan: basta raid, basta scassacazzo in giro per la magione, anche i fantasmi hanno diritto a vivere (vivere?) un’esistenza (esistenza?) tranquilla. Un wipe ectoplasmatico.

2) Curare fa male

Raid serale. Siamo quasi tutti davanti al portone di Kharazan, manca uno degli healer. Dopo qualche minuto l’healer arriva a cavallo, spuntando dalle brume del Deadwing Pass. E con lui il solito codazzo di fantasmi, spiritelli, varie entità ectoplasmatiche (tra i quali spiccano gli spiriti del villaggio, dei rompicoglioni fenomenali, peggio di uno sciame di zanzare tigre, ad agosto). Ammazzali, stendili, seccali. Qualcuno perde qualche punto di vita, e l’healer ritardatario cura. Beh, è un healer, fa il suo dovere. Si però un healer col flag PvP, cazzo! Dopo qualche secondo ci ritroviamo tutti flaggati PvP. Niente di male... se non fosse che nel frattempo arrivano 10 orchi e tauren alti 20 metri, 1 tonnellata a testa, con dei gear comprati direttamente nella bottega di Garrosh. 10 sec per consumare una strage... 10 secondi e siamo concime per il praticello di Karazhan. Assieme agli spiritelli. Quindi non è del tutto vero che curare faccia sempre bene…

3) Arene? Giammai!

Shattrath. Un compagno di gilda mi invita nel suo team e mi convince a provare le arene. E’ la mia prima volta. Via voice chat, con voce calma e suadente (che farebbe invidia ad un call-center per donne sole in cerca di affetto) mi spiega il come/dove/quando delle arene. Lo so che per un giocatore PVE come me è un mezzo suicidio. Ma amo provare... e provo. 5 battaglie. 4 perse, 1 vinta.

Prima battaglia.  Opponenti invisibili (uno in stealth, l'altro nascosto)... dopo un po' spunta uno sciamano che con tre (3) colpi mi stende. Evviva l’esordio col… botto (o con le botte).

Seconda battaglia.  Guerriero gnomo isterico. Qualcuno gli aveva appena fatto un elettroshock. Non sta fermo un secondo. Gira, salta, si sdraia, agita una mazza a ritmi forsennati (una mazza, non “LA” mazza, bada bene). Io da bravo orso marsicano (col muso di una civetta e le corna di un cervo) mi muovo come un commesso in un negozio di porcellane, non riesco a lanciare manco delle parolacce, gli sparo qualche Fuoco Lunare di rito, giusto per sparargli qualcosa, e poi crepo come un povero pirla. 

Terza battaglia.  Stesso guerriero della seconda. Stessa fine. Peccato non esista una spell chiamata “camicia di forza”… gli sarebbe andata a pennello.

Quarta battaglia.  Opponenti: 1 stregone e 1 cacciatore. Lo stregone se lo piglia il mio amico, il cacciatore me lo piglio io. 1 Fuoco Lunare e 2 Fuochi Stellari per stenderlo come uno scampolo. Il mio amico perisce sotto i colpi dello stregone… e io ci provo. 5 colpi di Fuoco Lunare sono abbastanza per riempirlo di DOT fino all'orlo... ne avrà per almeno un'oretta. Crepa in pochi secondi. Mi sale un vago alito di onnipotenza, tipico degli inesperti.

Infatti, con la quinta battaglia, l'onnipotenza cambia indirizzo. Stessi opponenti della quarta. Io m'accanisco sul cacciatore ma sto troppo lontano. L’amico soffre, io cerco di curarlo ma sono fuori range. Crepa. Mi ritrovo solo contro due. Cerco la via del dialogo. “Bella lì… fratelli… piacere, sono Thelothian. Druido balance... e voi?! Ci facciamo una birretta?“. I due, che si rivelano di pochissime (anzi nulle) parole, mi riempiono di schifezze (maledizioni, veleni, frecce) e mi resettano in pochi secondi. Che insolenti. La diplomazia è morta. E pure io.

4) Il mio primo incontro con l'orda

Livello 10. Darkshore. Non avevo MAI visto uno dell’orda. Appena sceso dal traghetto (quello che arrivava da Teldrassil) vedo un enorme umanoide cornuto che s’aggira per il paesello seminando morte e distruzione. Mosso da orgoglio e dalla solita malsana voglia di fare il “paladino, difensore dei più deboli”, lo targetto e con foga eroica comincio a sparargli una serie poco ordinata di spell (schiacciavo tutto quello che era schiacciabile). Il simpatico bovino manco fa una piega. Si gira verso di me e saltellando allegramente passa al mio fianco, mi tira una spadata in corsa senza neanche guardarmi e mi manda nel paradiso dei druidi incapaci. Da quel giorno capii perché alcuni personaggi avevano dei punti di domanda al posto del livello… e che fare i paladini della giustizia non rende un cazzo. Fatti i cazzi tuoi e campi cent’anni.

A voi la parola. Ridiamoci su.

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