WOW: Giorni epici
Lunedi.
Sandral si logga scoprendo che qualcuno gli aveva ciulato l'account, fatto incetta di gold, equip, ripulendo la banca di gilda e portando lo scoglionamento tra le file dei Nessun Dorma. Per fortuna il suo main è ancora vestito ("vestita" essendo elfa femmina). E qui un po' di rammarico serpeggia tra le file dei guardoni... molti avrebbero voluto vedere le grazie della nostra crocerossina preferita... maiali!
Ma c'è Zul'Aman che incombe. C'è l' Emporio Amani per gli amici.
Mentre Sandral si prodiga in ticket e richiami alla Blizzard, partiamo per le ghostlands.
Proviamo il kill di Nalorakk in 17 min. Il panzer (guidato da un tank, beh... non male) di Nessun Dorma avanza, usando la "tecnica della collinetta"; ovvero fuga strategica su montagnola perchè siamo pigri e non vogliamo killare troppi troll.
Pim pum pam ed eccoci di fronte all'orso Yoghi.
Solo che questo non ciula le merendine ai turisti, ma coi turisti si fa la merendina.
7 minuti dopo l'orso Yoghi viene trasformato in uno di quei tappeti pelosi nelle case dei cacciatori... da mettere davanti al caminetto. Il sacrificio è stato bloccato. Liberiamo il trollino (essendo un piccolo troll...) e recuperiamo anche una cesta con dentro un mantello epico. E via. Tutti dal piccione Akil'Zon.
Il gauntlet è sempre un problema.
Primo wipe della serie: investiti da un insolito stormo di piccioni in una calda notte d'estate di giugno sotto le stelle di Azeroth. Wertmuller insegna.
Secondo try: il panzer Nessun Dorma travolge troll, piccioni e uccelli di varia natura lasciandosi alle spalle un cumulo di piume, canini giganti, becchi sbeccati e teste con acconciatura alla sex-pistols.
Akil'Zon, umanoide piccionato con postura cifotica, carattere di merda, cattivo come una scatoletta di sardine andate a male e di mestiere elettricista di pessimo livello. Mortacci sua.
4 wipe per colpa di una messa a terra difettosa. In un paio di rientri mi accorgo che c'è il trollino che abbiamo liberato poc'anzi... è lì all'ingresso di ZA, ride, salta, balla e dice cose senza senso... da solo.
Rimango a guardarlo qualche secondo... poi mi chiedo: ma con tutte le povere creature che soffrono, proprio un imbecille dovevamo liberare? Ne vale la pena fare tutti in 17 min per evitare il sacrificio di un deficente?
Nel frattempo i troll del gauntlet tornano al loro posto pensando di trovare i nessun dorma impreparati. 2 min per fargli fare la fine delle mosche sulla carta moschicida.
Akil'Zon cinguetta tranquillo pensando di convincerci ad infilare la dita nel 220 coi piedi bagnati. Ma abbiamo tutti gli stivali isolanti, la messa a terra personalizzata e un paio di parafulmini. Il piccione cifotico cade sotto i nostri colpi, droppa una mazza (nel vero senso della parola, ovvero strumento atto a frantumare ossa e cartilagini varie) che si piglia il sottoscritto. La stagione della chiave inglese (cit. Thrain) è finita... ora ci sarà in giro un druido con un pezzo di carpenteria pesante in mano.
Il tentativo di pull verso il terzo boss ci riporta coi piedi per terra (facilitati dalla suddetta messa a terra installata per il piccione cifotico). Wipe per il raid is over.
Martedi.
Serata di contrasti. Bol se ne va, la gilda si interroga, il sottoscritto intavola riunioni per discutere sul da farsi. La tensione si taglia come la mortadella... a fettine sottili. Ma poi bisogna pure fare qualcosa, no? Io inizio a farmi un po' di daily, ma ad un certo punto Thun mi chiama per Magister's Terrace. Normale. Ovvero un normale-bordello-spaventoso.
Non vi conto i wipe. Non vi racconto come cacchio siamo arrivati ad affrontare Kael'thas, perchè francamente non lo so... Fatto sta che siamo riusciti ad arrivare fino a lui. Altro antipatico e borioso... ma possibile che i boss di WoW sono tutti simpatici come una palata di letame in faccia? Nessuno ce t'accoglie, che ne so, con un sorriso, una pacca sulla spalla, un buffetto (infatti i buff ce li dobbiamo fare da soli)... che mondo ingrato.
Un wipe e un kill. A parte la fatica immane (instance veramente di merda) mi sono divertito.
Torno a Shattrath... c'è Parpag-Daniele che m'aspetta per portarmi in Arena... ed è la mia prima volta. Via voice chat con una voce che farebbe invidia ad un call-center per donne sole in cerca di affetto, mi spiega il come/dove/quando delle arene. Lo so che per un PVE geared come Thelo è un mezzo suicidio. Ma amo provare... e provo.
5 battaglie. 4 perse, 1 vinta.
Prima battaglia. Opponenti invisibili (uno stealth l'altro nascosto)... dopo un po' spunta uno sciamano che con tre (3) colpi m'ammazza. Classico esordio...
Seconda battaglia. Guerriero gnomo schizzato. Qualcuno gli aveva infilato sicuramente una spina del 220 nel didietro (Akil'Zon?). Non sta fermo un secondo. Gira, salta, si sdraia, mazzula... a ritmi forsennati. Io da bravo orso marsicano (col muso di una civetta e le corna di un cervo) mi muovo come un commesso in un negozio di porcellane, non riesco a castare manco le parolacce, gli tiro qualche moonfire alla cieca ma poi crepo.
Terza battaglia. Stessi opponenti della seconda. Stessa fine. Penso di aprire un ticket alla blizzard... chiedo di inserire una nuova arma: la camicia di forza.
Quarta battaglia. Opponenti: 1 warlock e 1 cacciatore. Il warlock se lo piglia Parpag, il cacciatore io. 1 moonfire e 2 starfire per stenderlo come uno scampolo. Parpag perisce sotto i colpi del warlock... e io ci provo. 5 moonfire sono abbastanza per riempirlo fino all'orlo di DOT... ne avrà per almeno un'oretta. Crepa in pochi secondi. Mi sento QUASI onnipotente.
Ma con la quinta battaglia l'onnipotenza cambia indirizzo. Stessi opponenti della quarta. Io m'accanisco sul cacciatore ma sto troppo lontano. Parpag soffre, io cerco di curarlo ma sono fuori range. Crepa. Mi ritrovo solo contro due. Cerco la via del dialogo.
"Bona... piacere, sono Thelothian. Druido balance... e voi?! Bella seratina, eh?!?"
I due, che si rivelano di pochissime (anzi nulle) parole, mi riempiono di sberle e mi seccano in pochi secondi. Maleducati, cafoni.
La diplomazia è morta. E pure io.
Saluto Parpag e filo a nanna.
Conclusione: non sarà l'ultima volta in cui farò un'arena. Vendetta, tremenda vendetta. ;)
Sandral si logga scoprendo che qualcuno gli aveva ciulato l'account, fatto incetta di gold, equip, ripulendo la banca di gilda e portando lo scoglionamento tra le file dei Nessun Dorma. Per fortuna il suo main è ancora vestito ("vestita" essendo elfa femmina). E qui un po' di rammarico serpeggia tra le file dei guardoni... molti avrebbero voluto vedere le grazie della nostra crocerossina preferita... maiali!
Ma c'è Zul'Aman che incombe. C'è l' Emporio Amani per gli amici.
Mentre Sandral si prodiga in ticket e richiami alla Blizzard, partiamo per le ghostlands.
Proviamo il kill di Nalorakk in 17 min. Il panzer (guidato da un tank, beh... non male) di Nessun Dorma avanza, usando la "tecnica della collinetta"; ovvero fuga strategica su montagnola perchè siamo pigri e non vogliamo killare troppi troll.
Pim pum pam ed eccoci di fronte all'orso Yoghi.
Solo che questo non ciula le merendine ai turisti, ma coi turisti si fa la merendina.
7 minuti dopo l'orso Yoghi viene trasformato in uno di quei tappeti pelosi nelle case dei cacciatori... da mettere davanti al caminetto. Il sacrificio è stato bloccato. Liberiamo il trollino (essendo un piccolo troll...) e recuperiamo anche una cesta con dentro un mantello epico. E via. Tutti dal piccione Akil'Zon.
Il gauntlet è sempre un problema.
Primo wipe della serie: investiti da un insolito stormo di piccioni in una calda notte d'estate di giugno sotto le stelle di Azeroth. Wertmuller insegna.
Secondo try: il panzer Nessun Dorma travolge troll, piccioni e uccelli di varia natura lasciandosi alle spalle un cumulo di piume, canini giganti, becchi sbeccati e teste con acconciatura alla sex-pistols.
Akil'Zon, umanoide piccionato con postura cifotica, carattere di merda, cattivo come una scatoletta di sardine andate a male e di mestiere elettricista di pessimo livello. Mortacci sua.
4 wipe per colpa di una messa a terra difettosa. In un paio di rientri mi accorgo che c'è il trollino che abbiamo liberato poc'anzi... è lì all'ingresso di ZA, ride, salta, balla e dice cose senza senso... da solo.
Rimango a guardarlo qualche secondo... poi mi chiedo: ma con tutte le povere creature che soffrono, proprio un imbecille dovevamo liberare? Ne vale la pena fare tutti in 17 min per evitare il sacrificio di un deficente?
Nel frattempo i troll del gauntlet tornano al loro posto pensando di trovare i nessun dorma impreparati. 2 min per fargli fare la fine delle mosche sulla carta moschicida.
Akil'Zon cinguetta tranquillo pensando di convincerci ad infilare la dita nel 220 coi piedi bagnati. Ma abbiamo tutti gli stivali isolanti, la messa a terra personalizzata e un paio di parafulmini. Il piccione cifotico cade sotto i nostri colpi, droppa una mazza (nel vero senso della parola, ovvero strumento atto a frantumare ossa e cartilagini varie) che si piglia il sottoscritto. La stagione della chiave inglese (cit. Thrain) è finita... ora ci sarà in giro un druido con un pezzo di carpenteria pesante in mano.
Il tentativo di pull verso il terzo boss ci riporta coi piedi per terra (facilitati dalla suddetta messa a terra installata per il piccione cifotico). Wipe per il raid is over.
Martedi.
Serata di contrasti. Bol se ne va, la gilda si interroga, il sottoscritto intavola riunioni per discutere sul da farsi. La tensione si taglia come la mortadella... a fettine sottili. Ma poi bisogna pure fare qualcosa, no? Io inizio a farmi un po' di daily, ma ad un certo punto Thun mi chiama per Magister's Terrace. Normale. Ovvero un normale-bordello-spaventoso.
Non vi conto i wipe. Non vi racconto come cacchio siamo arrivati ad affrontare Kael'thas, perchè francamente non lo so... Fatto sta che siamo riusciti ad arrivare fino a lui. Altro antipatico e borioso... ma possibile che i boss di WoW sono tutti simpatici come una palata di letame in faccia? Nessuno ce t'accoglie, che ne so, con un sorriso, una pacca sulla spalla, un buffetto (infatti i buff ce li dobbiamo fare da soli)... che mondo ingrato.
Un wipe e un kill. A parte la fatica immane (instance veramente di merda) mi sono divertito.
Torno a Shattrath... c'è Parpag-Daniele che m'aspetta per portarmi in Arena... ed è la mia prima volta. Via voice chat con una voce che farebbe invidia ad un call-center per donne sole in cerca di affetto, mi spiega il come/dove/quando delle arene. Lo so che per un PVE geared come Thelo è un mezzo suicidio. Ma amo provare... e provo.
5 battaglie. 4 perse, 1 vinta.
Prima battaglia. Opponenti invisibili (uno stealth l'altro nascosto)... dopo un po' spunta uno sciamano che con tre (3) colpi m'ammazza. Classico esordio...
Seconda battaglia. Guerriero gnomo schizzato. Qualcuno gli aveva infilato sicuramente una spina del 220 nel didietro (Akil'Zon?). Non sta fermo un secondo. Gira, salta, si sdraia, mazzula... a ritmi forsennati. Io da bravo orso marsicano (col muso di una civetta e le corna di un cervo) mi muovo come un commesso in un negozio di porcellane, non riesco a castare manco le parolacce, gli tiro qualche moonfire alla cieca ma poi crepo.
Terza battaglia. Stessi opponenti della seconda. Stessa fine. Penso di aprire un ticket alla blizzard... chiedo di inserire una nuova arma: la camicia di forza.
Quarta battaglia. Opponenti: 1 warlock e 1 cacciatore. Il warlock se lo piglia Parpag, il cacciatore io. 1 moonfire e 2 starfire per stenderlo come uno scampolo. Parpag perisce sotto i colpi del warlock... e io ci provo. 5 moonfire sono abbastanza per riempirlo fino all'orlo di DOT... ne avrà per almeno un'oretta. Crepa in pochi secondi. Mi sento QUASI onnipotente.
Ma con la quinta battaglia l'onnipotenza cambia indirizzo. Stessi opponenti della quarta. Io m'accanisco sul cacciatore ma sto troppo lontano. Parpag soffre, io cerco di curarlo ma sono fuori range. Crepa. Mi ritrovo solo contro due. Cerco la via del dialogo.
"Bona... piacere, sono Thelothian. Druido balance... e voi?! Bella seratina, eh?!?"
I due, che si rivelano di pochissime (anzi nulle) parole, mi riempiono di sberle e mi seccano in pochi secondi. Maleducati, cafoni.
La diplomazia è morta. E pure io.
Saluto Parpag e filo a nanna.
Conclusione: non sarà l'ultima volta in cui farò un'arena. Vendetta, tremenda vendetta. ;)
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