WOW: kill culinario

"Venimmo, vedemmo e (alla fine) lo inculammo"
Citazione filmografica (sfido a dirmi da dove proviene) per introdurre l'evento di ieri sera...

Rullo (o rollo?!?) di tamburi...

Siore e Siori, Akil'Zon è un down!

Cioè no... è DOWN. Morto. Seccato. Cotto.
Il memorabile kill è opera di uno sparuto (e sparato) gruppo di 10 strani individui (un albero che sgambetta, un paio di gnocche conciate da carnevale, un gufo con le corna, una manciata di nani e un paio di loschi individui che si muovono nell'ombra... bella compagnia).
L'impresa s'è così svolta.

Partiamo dal presupposto di avere ancora tra le palle l'orsetto ricchione (Nalorakk). Ma in realtà non c'è, l'instance non s'è ancora resettata. Lo capisco subito perchè entrando mi trovo in mezzo alle balle quel mocciosetto di Cristhian... peccato che non si possano attaccare gli npc friendly, altrimenti da Medlander mi trasformavo nel primo druido Erode della storia di WoW.

Procediamo.

Il gauntlet Amani è aperto e c'è quello spione dell'usciere che è pronto ad andare dal capo appena entriamo nel negozio.
Ma oramai la macchina Nessundorma è oliata. Il gauntlet si trasforma quasi subito in un troll-wipe-fest. Gli uccelli della razza padulo, volano si all'altezza del c... ma durano poco, il tempo di un nostro sotterraneo movimento intestinale. Lo spiedo è pronto.
E ora? Si va tutti dal capo pennuto!!!
Come sempre Akil'Zon è li che gongola, anzi no, pigola...
Proviamoci. Strategia di sempre. Mi raccomando tutti su Thun quando l'aria "diventa elettrica".
Poco prima del Pull il nostro healer in seconda, Petris, comincia a dire cose strane... sembra posseduto.
"Il driver non riporta il logo di Windows, sei sicuro di voler continuare con l'installazione?"
"Tastiera non installata. Premere ESC per continuare"
"L'applicazione nomesconosciuto si è chiusa inaspettamente perché è intervenuto un errore imprevisto, premere un tasto che sapete voi, perché manco quello so"
Era evidente che nel PC di Petris, Windows era riuscito ad impossessarsi sia del gioco che di Petris stesso, il quale vagava per casa alla ricerca del suo driver.
L'estromissione di Petris permette l'entrata di scena di Doiran. Un bel torello draeneo dall'healing di buon livello.

Ripartono i try.
Primo. Solito amante delle margherite che ne scopre un bel mazzolino laggiù nel prato a fianco, mentre Akil'Zon sta scatenando i suoi fulmini e saette. Esperienza elettrizzante per tutti... a terra in pochi secondi. Ma il pollo era all'8%.

Secondo. Akil'Zon fa un ruttone imprevisto che spettina il gruppo impegnato a fargli digerire il wipe di prima. Tutti a terra, svenuti per la fiatella che sa di aquila rancida. Il pollo era al 40%.

Terzo. Dopo le margherite, il rutto e la fiatella, il gruppo c'ha una incazzatura incipiente grande quanto Onixia e decide che o spenna il pollastro o si da ai lavori forzati in miniera (no, non in Belgio. Deadmines a vita!!). Per fortuna la seconda oscura e umida ipotesi non vedrà mai la luce. Akil'zon viene spennato, eviscerato e cotto, pronto per finire in una comoda vaschetta di Amadori.

E' fatta. Il secondo, temibile e edule boss di Zul'Aman è a terra. Le avicole di Azeroth ringraziano e ci donano una fornitura annuale di uccelli paduli d'annata.

E visto che quando ammazzi un boss come Akil'Zon rimani gasato come una bottiglia di Perrier, ci buttiamo subito nell'impresa Terzo Boss.

Due pull e mezzo sui trash mob ci fanno capire che sarà dura e che c'è poco da dormire sugli allori (oltretutto già usati per condire il pollo di prima).

Ma la prossima volta gli daremo pan per focaccia...

Più che un raid a Zul'Aman sembra una missione culinaria.

Commenti

Joseki ha detto…
Come si cucina un dragonhawk?
Io conosco solo un metodo: Fireball e manetta!
Anonimo ha detto…
La citazione è da Ghostbuster. :)
Bol

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