Il Sud, i milanesi, le vacanze e un po' di sano jamming

Dopo le vacanze le idee calano e gli entusiasmi scemano. Per questo motivo che i post del mio blog si fanno un po' meno frequenti... Cerco di ritornare Alive and Kicking, anche se una parte della mia vita quotidiana continua a non piacermi.
Parlo del mio lavoro. Non passa giorno che non si aggiungano nuovi pirla alla compagnia di pirla che frequentano il mio settore. Sono giunto alla conclusione che sono praticamente tutti pirla, chi più chi meno... ma alla fine stessa razza. Tutti questi pirla mi sembrano lanciati, a velocità folle, verso l'autodistruzione... tutta Milano mi sembra così... Milano è piena di pirla. ;-)
Inoltre, dopo tre settimane passate nel VERO e SINCERO sud, dove la vita è vissuta con calma e pacatezza, dove nessuno ti strombazza ai semafori dopo 1 secondo netto di verde, dove cortesia ed educazione sono componenti fondamentali per tutti, mi sono tristemente reso conto che noi milanesi siamo dei pazzi forsennati. ;-) Un esempio? A14 subito dopo Pescara, dove la strada si fa più libera e il traffico lo hai lasciato alle spalle. Sto sorpassando un piccolo TIR (a 120 Km/h niente di più)... mentre affronto il sorpasso con la coda dell'occhio vedo un bagliore, anzi due. Dallo specchio retrovisore intravedo a fatica due punti di luce intermittente che sembrano farmi i segnali. I segnali? A me? Da 2 km di distanza? Dopo qualche secondo eccoti un Audi supermegastationwagonsedicivalvoleintercooler attaccata alle mie innocenti pudenda che incalza, lampeggia e sobbalza.
"Esticazzi... passa... per carità...", mi faccio da parte... targa? Indovin, indovinello... MI. Mi vergogno... un mio concittadino.
"Ma cazzo... sei in vacanza... rilassati. Datti 'na calmata. Quando tornerai al nord, ricomincerai a fare il forsennato..."
Ora capisco perché noi milanesi siamo spessi guardati con ironia e distacco. Specie al Sud. C'hanno ragione... mi spiace ammetterlo. Al ristorante (al Sud) il milanese si riconosce perché è quello che si scoccia subito se il piatto non gli viene servito entro i canonici 5 minuti (manco fossimo da Pastarito).
Proporrei un grande, mega-bidet di malva per tutti i milanesi. ;-)

Torniamo al jamming di oggi... nuovi ascolti musicali frullano nel mio iPod:

Steve Hackett - Wild Orchids: un bel disco simil-darktown con qualche pezzo semi-acustico/orchestrale... il resto è rock con le palle. E che assoli!!! Sentitevi quello di "Ego & Id" e poi parliamo di "altri" chitarristi... ;-)

Frost* - Milliontown: un disco voluto, composto e suonato dal produttore di Ronan Keating e dei Blue, che col pop non c'entra una mazza. Anzi. Trattasi di progressive rock energico, ben suonato, di gusto e prodotto in maniera eccelsa. La band è composta dal suddetto Jem Godfrey che ha reclutati il chitarrista John Mitchell (Arena, Kino, Icon) e due altri nomi di spicco del prog attuale a capo della sezione ritmica come Andy Edwards e John Jowitt (IQ). Un gran bel disco.

Ok, dopo che mi sono fatto quasi 2 milioni di nemici (i milanesi) e che vi ho tediato con la mia musica, passo e chiudo.

Magari la prossima volta torno a parlare di mia figlia... ;-)

Commenti

Post popolari in questo blog

Pronti per la patchona?

Prime impressioni: moonkin in MOP

WOW: Giorni epici